CALCARA A 360°

BENVENUTI NEL BLOG DELL'ISTITUTO "ANIELLO CALCARA" DI MARCIANISE (CE). Questo blog nasce dal desiderio di creare senso di appartenenza e di condivisione che si configura a tutti gli effetti come artefatto cognitivo, luogo di un’intelligenza collettiva e connessa, all'interno del quale tutti possono costruire significati e produrre conoscenza.

venerdì 27 marzo 2020

RIPENSARE AL TEMPO E ALLO SPAZIO NELLA DIMENSIONE DEL CORONAVIRUS


Stiamo vivendo un periodo difficile nel quale la nostra vita, le nostre certezze, le nostre abitudini lasciano il posto a qualcosa di misterioso, minaccioso e sconosciuto. La prima cosa che facciamo appena svegli è andare a cercare qualche notizia che ci aggiorni sul numero dei contagi Regione per Regione, o quando siamo più ottimisti, che ci dia qualche speranza sulla ricerca di un nuovo farmaco o vaccino per sconfiggere questo nemico invisibile.Ognuno di noi ha imparato a fare la propria parte, innanzitutto restando a casa, ma anche mostrando solidarietà nell’aiutare qualche vicino, tenendo compagnia con una videochiamata i nonni o i parenti più lontani. Anche se questo può sembrare poco, al pari di una goccia nell’oceano, non dimentichiamo che ogni popolo è fatto di singoli individui, ed ognuno con il proprio operato influenza tutta la comunità. In questo momento così delicato, i punti di forza e di debolezza di ognuno di noi vengono fuori senza mezzi termini, le ansie e le paure si amplificano, talvolta ci accompagnano per gran parte della giornata.



Ciò non è necessariamente un male, anzi, la paura è giusto che ci sia perché ci fa essere vigili e attenti ai comportamenti corretti da adottare. A scuola ce lo siamo detti più volte, gli aspetti della realtà sono come le monete e le medaglie: hanno un doppio risvolto. Possiamo, così, rintracciare degli aspetti positivi in questa situazione. La qualità dell’aria che respiriamo sta migliorando, le acque dei nostri mari sono meno inquinate, insomma il Pianeta si sta scrollando di dosso un po’ dell’inquinamento prodotto dall’ Uomo. Anche dentro di noi c’è una dimensione positiva che è la “resilienza”, ovvero la straordinaria capacità di far fronte agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità che la vita offre. Mi piacerebbe che voi ragazzi rifletteste su questo termine. 


Quante volte, durante un momento di difficoltà, avete dovuto raccogliere tutte le energie e le risorse interiori che avevate a disposizione per rialzarvi, affrontare le delusioni e ricominciare da capo con fiducia rinnovata. Vorrei che questo il termine resilienza entrasse a far parte del vostro vocabolario che potrete utilizzare quotidianamente, perché anche se non ne siete pienamente consapevoli avete la forza di reagire e di rinascere è dentro di voi.

LA QUARANTENA NON È TEMPO SPRECATO


Abbiamo pensato spesso a tutte le cose non abbiamo potuto fare in questi giorni, alle attività in sospeso, agli obiettivi mancati, insomma, al tempo che abbiamo perso. In realtà il tempo è una dimensione continua, non si perde e non si recupera. Possiamo solo decidere come impiegarlo.

Alleniamoci ad ascoltare noi stessi: investiamo il nostro tempo per conoscerci di più, facendo qualche piccolo esercizio di introspezione:

Rivediamo le nostre priorità. Prendiamo un foglio e stiliamo un elenco numerato, partendo dalla cosa più importante a quella meno importante che vorremmo coltivare nella vita, sulla base della nostra scala di valori.
Teniamo un diario emotivo. Mettere nero su bianco ciò che stiamo provando ci aiuta a elaborare la situazione. Ogni giorno, concediamoci del tempo per scrivere ciò che proviamo, ciò che più ci spaventa e ciò che può darci speranza.
Scegliamo un modello. Ad esempio guardando un film o una serie tv, scegliamo un personaggio e proviamo a porci una serie di domande: Ci identifichiamo con un personaggio? Perché? Che caratteristiche abbiamo in comune? Quali caratteristiche, invece, che non possediamo vorremmo sviluppare?
Sviluppiamo l’ “Amor proprio”. Ogni persona è unica e non tutti hanno le stesse abilità. Impieghiamo il tempo per scoprire le nostre doti, imparando a fare cose nuove. Avremo tutto il tempo per scoprire e coltivare le nostre potenzialità e per accettare i nostri difetti.

RIORDINIAMO LO SPAZIO

1. Mettiamo ordine negli armadi e nei cassetti

Gli oggetti in genere ci rendono felici per un periodo limitato di tempo, poi diventano solo cose che accumulano spazio inutilmente. Questa attività non solo mette in evidenza ciò che abbiamo, e ciò che non è più necessario, ma aiuta anche a prenderci cura di noi stessi e della nostra emotività. Lo spazio fisico, infatti, ha un’influenza sul nostro modo di pensare e di sentici.

2. Impariamo a condividere gli spazi

Conserviamo uno spazio privato e personale per noi stessi, senza temere la solitudine: utilizziamo questi momenti per riflettere sulle nostre esperienze e sui nostri comportamenti, per desiderare e sognare ad occhi aperti. Allo stesso tempo evitiamo di isolarci, trascorriamo del tempo in famiglia riscoprendo degli interessi comuni, come guardare un film, cucinare assieme, leggere un libro.


Soprattutto teniamo a bada la lingua! La convivenza forzata h24, può renderci più irritabili e può indurci a litigare spesso. Ricordiamo di focalizzarci sul problema attuale, senza tirare in ballo eventi passati  e senza generalizzare.  

Cari alunni, approfittiamo del riposo, poiché esso non è sinonimo di pigrizia, ma un’occasione importante per crescere, per stare insieme, per rivolgere l’attenzione all’interno e all’esterno della  nostra persona affinché possiamo imparare a funzionare bene.


Dott. ssa Simona Pellegrino

venerdì 20 marzo 2020

RISPETTARE LE REGOLE: RINUNCIARE AD UN PO’ DI EGOISMO SENZA SENTIRSI IN GABBIA


Se c’è una cosa che ci ha insegnato l’epidemia del coronavirus, è accettare senza discutere le regole. Da un giorno all’altro i nostri ritmi di vita sono stati sconvolti, neanche il tempo di capire quello che stava succedendo in Cina che ci siamo ritrovati in quarantena. Ma non ci siamo persi d’animo: abbiamo imparato ad indossare le mascherine ed i guanti, a tenerci alla distanza di un metro minimo dagli altri, a lavarci e disinfettarci le mani ogni volta che rientriamo a casa, ad uscire solo ed esclusivamente se è indispensabile per fare la spesa o lavorare. 
No. Fermiamoci un attimo! A dire la verità su questo ultimo punto non siamo stati molto bravi. Mentre nel Nord Italia il contagio dilagava, noi abbiamo pensato probabilmente di essere abbastanza lontani e protetti da poterci incontrare in spiaggia, andare al teatro, fare file chilometriche davanti ai negozi per fare scorta di cibo e non solo, tanto chi più di noi sa quello che è bene per noi stessi, chi dice che le regole sono sempre giuste?
Mentre ci ponevamo queste domande e discutevamo su cosa fosse meglio fare, le conseguenze per il nostro intero Paese dal Nord al Sud, si sono aggravate molto, a causa soprattutto della violazione delle regole imposte dal Governo.
Gli interrogativi e i dubbi sono davvero tanti. Ma cerchiamo di fare ordine e di comprendere soprattutto perché esistono le regole, a cosa servono e perché è così difficile rispettarle. 

PUNTO 1: Perché esistono le regole?
Le norme sociali sono nate per regolare la vita degli individui che vivono in gruppi più ampi.  Senza di esse regnerebbe il caos. Lo stato italiano ad esempio, si basa sulla Costituzione che determina i diritti e i doveri dei cittadini, in modo che ognuno di noi possa agire liberamente senza ledere la libertà degli altri. Chi non si attiene ai principi costituzionali è considerato “deviante” ed è soggetto a diversi tipi di punizioni a seconda della gravità del comportamento scorretto commesso.
Tutti i sistemi con cui ci relazioniamo possiedono un apparato di norme. La nostra scuola, ad esempio, ha un regolamento che va rispettato e nessuno dei membri che fa parte del gruppo scuola può esimersi dal seguirlo. La Dirigente, il personale amministrativo, i Docenti e gli studenti tutti sanno cosa è permesso fare e cosa no in quel conteso. 
Le regole, inoltre, definiscono i ruoli e orientano il comportamento individuale. Senza di esse ci sentiremmo smarriti e privi di identità. 
Ad esempio Io e mio marito Claudio abbiamo stabilito di comune accordo delle regole che  definiscono i ruoli e i compiti di ognuno di noi così da poter vivere insieme in armonia e serenità. Anche la mia adorata gattina Guendalina rispetta le regole di casa: sa quando è il momento di mangiare, di giocare, di riposare.  
Le regole, infine, ci consentono di sentirci parte di un gruppo e il rispetto di esse permette agli individui di essere giudicati positivamente da parte degli altri membri del gruppo rinforzando il loro senso di appartenenza.


PUNTO 2: a cosa servono le regole?
Spesso percepiamo e viviamo le regole come un impaccio. Fatichiamo ad accettare che certi nostri comportamenti ci siano imposti o vietati. Vorremmo fare quel che ci piace o ci fa comodo, senza il fastidio di sottostare, per esempio, al divieto di riunirsi  nei giorni di quarantena, perché possiamo evitare anche di uscire dal parco, ma non di scendere in bici giù in cortile con gli amici . 
Ma perché dobbiamo osservare le regole? 
Perché non osservarle può comportare dei castighi. Così, chi esce dalla propria abitazione senza un valido motivo, può incorrere in una multa o un procedimento penale.
Ma c’è di più. Riflettendo anche poco, è facile per ciascuno di noi arrivare alla conclusione che il rispetto delle regole conviene. Serve ad evitare effetti dannosi per sé e per i terzi, in questo caso il diffondersi del contagio e causa anche effetti positivi, nel senso che solo seguendo le regole si può vivere serenamente insieme , per utilizzare ancora lo stesso esempio, se nessuno seguisse le direttive del Governo rimarremmo in quarantena permanente.
PUNTO 3: perché è così difficile rispettare le regole?
Soprattutto la vita dei giovani di oggi sembra sempre più “autogestita” e meno incline all’accettazione di regole imposte dall’ “Autorità”,  sia essa quella dei genitori, delle figure scolastiche, del Mister della scuola- calcio e così via. 
Ci sono alcuni aspetti che ci possono aiutare a comprendere perché è così difficile rispettare le regole. Innanzitutto spesso dimentichiamo che è  difficile imporre a se stessi dei limiti: a casa da soli per fare un esempio è difficile regolare la gestione del tempo. Se sono solo le regole le faccio io. Se invece si vive insieme si troveranno delle regole utili ma anche necessarie. 
Altro aspetto ostacolante è il concetto del “tutto-subito”: Se io vivo solo nel presente non ho bisogno di regole, che invece si distendono nel tempo. L'unica regola che vale è volere tutto subito. Mentre se ho un progetto per il futuro occorrono regole per arrivarci. 
Un altro aspetto è la distorsione del concetto di libertà, intesa come poter fare in ogni momento quel che si vuole. Chi non ha una regola si fa trascinare dal momento, e perde di vista le cose importanti. 
Infine c’è l’aspetto degli affetti: quando ci troviamo in famiglia e tra amici crediamo di poterci muovere senza limiti, pensando erroneamente che il nostro comportamento sarà sempre tollerato o perdonato. 
Ricordatevi, cari lettori ogni comunità necessita di regole, ognuno di noi ha il diritto di metterle in discussione, e quando è possibile, di cambiarle, ma solo seguendole potremmo godere della vera libertà di espressione. 
Vuoi scoprire se segui abbastanza le regole? Compila il test al seguente link: https://www.nienteansia.it/test/test-conformismo-anticonformismo.html


                                                                   dott.ssa Simona Pellegrino

mercoledì 11 marzo 2020

7 MODI PER MANTENERE LA NORMALITÀ DURANTE IL COVID-19


Oramai è chiaro a tutti. Siamo in zona protetta, o meglio tutta l’Italia lo è, almeno fino al 3 Aprile. Alcuni di noi al principio hanno sottovalutato il pericolo di questa epidemia, che già da una settimana aveva portato il nostro Govero a prendere alcune precauzioni, prima fra tutte, la chiusura degli istituti scolastici. Qualcuno avrà pensato: “Che fortuna! E vaiiiii… Le vacanze di Pasqua quest’anno sono arrivate in anticipo”. Ma questo provvedimento non è bastato, proprio perché invece di essere una misura “contenitiva”, cioè che serve ad evitare di diffondere il contagio, è stata interpretata come una sorta di “premio” che ha dato il via ad ogni forma di relax fuori casa con conseguente affollamento di palestre, bar, locali, piazze, con un susseguirsi, di festicciole, aperitivi e aggregazioni. Ed ecco qui che l’emergenza si è trasformata in urgenza, con regole molto più restrittive. 

Ed ora che siamo per la maggior parte del tempo chiusi in casa e molte attività ci sono precluse che si fa?

Cerchiamo di mantenere la normalità. Ma cosa significa? Semplificando “è Normale” ciò che accade di frequente, è “anormale”, invece, ciò che accade molto di rado.

Oggi condivido con voi 7 modi per riuscire a mantenere il ritmo normale e costante della nostra vita in una situazione del tutto anormale:

1- Mantieni la tua routine: cerca di andare a dormire e di svegliarti alla stessa ora in cui andavi a scuola o a lavoro. Lavati, vestiti e preparati ogni giorno come se dovessi uscire. 

È importante mantenersi sempre in ordine e prendersi cura di sé per non trasformarsi fino ad Aprile in tanti orchi

2- Porta avanti i tuoi doveri: sia tu un lavoratore o uno studente, impiega parte della giornata in compiti di smart work, o connettendoti alla piattaforma messa a disposizione dalla scuola.



Non solo non si accumulerà così troppo lavoro per il futuro, ma combatterai anche il sentimento di impotenza che potrebbe essersi generato in queste ore, a causa di regole imposte dall’alto senza possibilità di scelta. Ti sentirai, inoltre utile e rimarrai attivo e concentrato.

3- Fai attività fisica: l’equilibrio naturale del tuo corpo potrebbe essere sconvolto in questi giorni, bloccandoti in uno stato di iperattivazione e paura.



L’esercizio e il movimento, oltre a bruciare l’adrenalina e liberare endorfine, possono effettivamente aiutare a diminuire molte sensazioni legate alle emozioni negative. L’esercizio ritmico che coinvolge entrambe le braccia e gambe, come ad esempio ballare, funziona ancora meglio. Al link di seguito una sequenza di esercizi da poter fare a casa: https://www.sportoutdoor24.it/12-esercizi-a-corpo-libero-per-allenarsi-a-casa/

4- Non isolarti. Rimani connesso: utilizza i social network e i devices non solo per nasconderti dietro ad un profilo o ritirarti dalla vita sociale ma per cooperare. 

Approfitta di piattaforme collettive di videochiamata, come Skype, per condividere le tue emozioni e i tuoi vissuti con amici e compagni di scuola. Condividere ed ascoltare senza giudicare ti aiuterà a superare più serenamente questo periodo.

5- Prova a controllare meglio il tuo sistema nervoso: qualsiasi siano le sensazioni e le emozioni che stai provando sono sane e naturali. 

Mi auguro che ti senta rilassato e al sicuro, ma ricorda, non importa quanto senti di essere agitato, ansioso o fuori controllo, in ogni caso puoi mettere in atto una serie di strategie per calmarti.
Vediamo come:
Accetta le tue emozioni: permetti a te stesso di sentire ciò che provi quando lo provi.
Respirazione di base: prova a fare 60 respiri, inspirando con il naso ed espirando con la bocca, concentrando l’attenzione su ogni respiro. Non è semplice, ma si può fare. 

6- Evita la noia: rendi interessante una giornata piatta. 

Dai sfogo alla tua creatività leggendo, scrivendo o creando opere originali e sfrutta i momenti di noia per essere produttivo. Lavora su qualcosa che rimandi da tempo oppure apprendi una nuova capacità. Troverai molti utili suggerimenti a questo link: https://www.wikihow.it/Sconfiggere-la-Noia

7-Pianifica nuove attività: pensa ai tuoi progetti per il futuro.



Non devi necessariamente pensare a progetti complessi, ma a piccole attività che vorresti fare con amici o familiari nel prossimo futuro, come ad esempio una vacanza, una pizza, una serata al cinema. Oppure potresti creare un evento su facebook. Essere propositivi aiuta a guardare avanti con ottimismo, a superare gli ostacoli e a sentirsi bene.
Concludendo cari lettori, impegnatevi, allenatevi, create, emozionatevi, ma soprattutto cooperate e vedrete che ♯andràtuttobene.
                                                                     
                                                                                           Dott.ssa Simona Pellegrino


LA SCUOLA TI È VICINA

LETTERA  APERTA  ALLE FAMIGLIE

Cari genitori,
sono la Vicepreside dell’ I.C. Calcara e la Responsabile del “SUPPORTO ALLA GENITORIALITA’ ”.
Molti di voi mi conoscono personalmente, altri solo per nome, altri ancora non mi conoscono per nulla.
Perché allora scrivervi/parlarvi? Perché cercare di mettermi in contatto con Voi? Mi rivolgo a Voi per presentarvi le iniziative che la nostra scuola ha messo in campo per fronteggiare questo momento di difficoltà che ci unisce tutti, questa emergenza che siamo costretti a vivere.
La nostra Dirigente Scolastica ha fortemente voluto queste iniziative perché sente la scuola, la Nostra scuola, come una famiglia. Nei suoi discorsi, ufficiali e non, sottolinea sempre che l’ Istituto Calcara (inteso come  scuola dell’infanzia, scuola  primaria e scuola secondaria di I grado) è una “famiglia scolastica” e come tale si sente e si comporta. Accoglie, educa e forma gli alunni dai 3 ai 13 anni, lungo tutto il percorso del primo ciclo d’ istruzione. La percezione di questa “famiglia scolastica” si ha a tutti i livelli, nei rapporti fra il personale scolastico e in quello con le famiglie, sia singolarmente che con il Comitato Genitori. I contrasti che, pur talvolta ci sono, sono normale dialettica familiare.
E allora come riuscire a far sentire il calore alla “famiglia scolastica” anche in questi tempi, quando l’emergenza del COVID-19 detta le modalità di vita ed impedisce di fatto la comunicazione normale?
La risposta è attraverso  il SUPPORTO ALLA GENITORIALITA’ (curato da me)  e lo SPORTELLO DI ASCOLTO (curato dalla dott.ssa Pellegrino) . Queste due iniziative  Vi sono state  già comunicate tramite la pubblicazione sul Sito web della scuola da ben due  circolari. Ma non lo abbiamo ritenuto sufficiente. Le circolari sono lì, ferme, certe, ma molto spesso immobili. Non trasmettono vicinanza, non esplicitano sentimenti, non rassicurano. Stanno lì. Ci dicono che fare o come fare, sic et simpliciter, e così deve essere una circolare: chiara e asettica. Ma noi come scuola vogliamo di più, vogliamo trasmettervi la nostra vicinanza in questo difficile momento e, se possibile, esservi di supporto.
Ed  ecco il perché di questa lettera aperta e la scelta di questo linguaggio diretto. Ho ritenuto importante avere un contato con Voi, come se lo avessi con ognuno singolarmente,  per spiegarvi in che  cosa consistono queste due iniziative e, se lo riterrete utile, come utilizzarle.
Il SUPPORTO ALLA GENITORIALITA’ è un’attività che come vicepreside faccio di frequente. Ricevo i genitori per risolvere problematiche scolastiche, per supportare i genitori nel loro difficile compito e creare, concordare, programmare strategie di intervento a favore degli alunni, cercando di sviluppare una sinergia fra la scuola e la famiglia che conduca alla crescita formativa dell’alunno/figlio.
Adesso il supporto genitoriale si è trasformato per adeguarsi alla realtà del momento. I genitori hanno problematiche, dubbi, perplessità che non nascono dalla frequenza scolastica ma dalla sospensione delle attività didattiche. In questi giorni ho risposto a moltissime  telefonate di genitori, cercando di dare risposte, ascoltando, chiarendo situazioni varie… ma erano genitori che  mi contattavano personalmente perché, per un motivo o l’altro, avevano il mio numero di cellulare, il mio contatto su fb o su messenger. Con l’istituzione del SUPPORTO ALLA GENITORIALITA’ si vuole creare un canale di comunicazione che possa essere utilizzato da tutti e per qualsiasi dubbio. Ogni vostra richiesta deve essermi inviata tramite la segreteria della scuola, telefonando o mandando una mail che mi sarà immediatamente recapitata. Date il vostro contatto telefonico, dite chi siete e che classe frequenta vostro figlio/a e sarete da me richiamati per essere aiutati,  anche per un semplice dubbio.  La scuola è a disposizione di tutte le famiglie.
Lo SPORTELLO DI ASCOLTO, tenuto dalla dott.ssa Pellegrino,  era inizialmente dedicato solo alla scuola secondaria di I grado, ora è esteso a tutti tramite il BLOG della scuola. La dott.ssa Pellegrino vi parlerà di diverse situazioni psicologiche connesse alla situazione attuale e chi vorrà contattarla per avere un supporto psicologico potrà farlo sempre tramite la segreteria scolastica come detto precedentemente.
Una menzione particolare al nostro BLOG d’ Istituto:  vi troverete articoli vari, debitamente selezionati, che cercheranno di focalizzare quanto necessario,  cercando di mettere “ordine” nella   miriade di comunicazioni,talvolta confuse e false,  che si trovano sul web.
Uniti e con comportamenti corretti ce la faremo. Restiamo a casa nel modo giusto. Stiamo insieme anche a distanza.
                                                                                  f.to Maria Grazia Fuccia



giovedì 5 marzo 2020

LA PREVARICAZIONE ALLA BASE DELLA SHOAH E DEL BULLISMO


Gli alunni delle classi del nostro Istituto Comprensivo "Aniello Calcara", dopo
aver  partecipato con grande interesse  a diverse iniziative didattico-educative  legate a due importantissimi eventi,  Celebrazione del giorno della memoria/ incontro con la testimone, dott.ssa Adriana Carnevale dello scorso 28 gennaio 2020, e successivamente BULLISMO & CYBERBULLISMO/ incontro con la psicologa e pscicoterapeuta dott.ssa Simona Pellegrino (11-14 febbraio ), hanno rafforzato la   “consapevolezza” della frontiera tra legale e non legale, tra uguaglianza e diseguaglianza, tra convivenza e intolleranza, tra rispetto e disprezzo. È fondamentale che   la crescita culturale e sociale dei futuri cittadini avvenga  con la certezza che  tutti possano godere dei medesimi diritti e doveri, in  particolare prevenendo il radicarsi di atteggiamenti discriminatori verso i più deboli e la violazione dei diritti umani.
A distanza di alcuni giorni  si è scelto di condividere la visione di questo cortometraggio, Hope, realizzato dal regista Luca Moltisanti che, più  delle parole, riassume appieno il significato del concetto di  prevaricazione che e' alla base sia della Shoah, sia del Bullismo/Cyberbullismo.
Referente blog: prof.ssa Giuseppina Marchesiello 
Contatti: marchesiellogiusy@gmail.com




venerdì 17 gennaio 2020

Al Calcara sono gli alunni a mostrarci la via del futuro!


Si e' appena concluso l'Open day 2019/2020 organizzato dalle scuole di ogni ordine e grado dell' Istituto Comprensivo "Aniello Calcara" di Marcianise.
Protagonisti della manifestazione sono stati gli alunni che con grande entusiasmo hanno aperto al territorio le porte della Scuola, mostrando ai numerosi visitatori  i percorsi didattico-formativi  da loro intrapresi nello svolgimento di alcuni laboratori scolastici. 
I primi ad iniziare sono stati gli alunni della scuola dell' infanzia Santa Caterina che, nella mattina dell' 11 gennaio scorso,  hanno  accolto con allegria ed entusiasmo  tanti bambini accompagnati dai rispettivi genitori.
Subito dopo, Martedi 14 gennaio, e' stata la volta della scuola primaria Leopardi e della scuola dell'infanzia e scuola primaria D' Annunzio che hanno reso magico un pomeriggio intero con svariate  attivita'  formative:  linguistico-espressive, logico-operative, ludiche e musicali.
Infine, ieri 16 gennaio,  le porte di casa sono state aperte dagli studenti della scuola secondaria di primo grado "Aniello Calcara" che hanno accompagnato  le famiglie e i bambini delle classi quinte di varie scuole primarie presenti sul territorio nei laboratori scolastici attivati. Armati di una buona dose di volonta', coraggio e  pazienza ed  animati dal vivo desiderio di informare la cittadinanza del lavoro che viene svolto quotidiananente  nella nostra Scuola, tutti gli alunni hanno dato ai visitatori la possibilita' di vivere stimolanti ed interessanti  attivita' di apprendimento interattivo.
Bellissimo ed emozionante e' stato anche il momento dedicato alla musica in cui si sono esibiti sia gli alunni che i docenti delle classi ad indirizzo musicale , coinvolgendo mente, cuore e sensi di tutti gli spettatori.
La nostra Scuola e' aperta a tutti e  la sua qualità  si misura soprattutto sulla  capacità di sviluppare processi inclusivi di apprendimento, offrendo risposte adeguate ed efficaci  ai bisogni formati di ciascun alunno.
Da noi:  "ognuno sente di essere apprezzato e che la sua partecipazione è gradita!”.

Referente blog: prof.ssa Giuseppina Marchesiello 
Contatti: marchesiellogiusy@gmail.com

















venerdì 27 dicembre 2019

Ultimissime news del mese di dicembre - Fioccano iniziative, successi ed emozioni all' I.C. Calcara


L' ora del Codice




Dal 9 al 13 dicembre 2019, presso le scuole di ogni ordine e grado del nostro Istituto Comprensivo, si è svolta l'Ora del Codice con l' obiettivo principale di diffondere conoscenze scientifiche di base per la comprensione della società moderna ed avvicinare gli studenti al pensiero computazionale e al problem solving in modo divertente e intuitivo.
L’I.C. “A. CALCARA” ha organizzato coinvolgenti eventi formativi, utilizzando soprattutto diverse attività di coding online che hanno la struttura di un semplice videogiochi a livelli. I nostri alunni hanno partecipato alle attività con grande interesse e con la loro creatività, empatia e curiosità hanno condiviso idee originali sull' uso dell' informatica per il bene comune.








Alla IV edizione del concorso "La magia del riciclo" l' I.C. Calcara fa strike!


La scorsa domenica 15 dicembre 2019 gli alunni delle classi di ogni ordine e grado del nostro, presieduto dalla Dirigente scolastica prof.ssa Francescaromana Boccini,  si sono egregiamente distinti nella "Parata di Babbo Natale", indossando bellissimi abiti ed accessori realizzati con materiale di riciclo. Essi hanno vinto il primo premio per impegno e massiccia partecipazione in  ciascun ordine di scuola: scuola dell' d'infanzia( plessi D'Annunzio e Santa Caterina), scuola primaria (plessi D'Annunzio e Leopardi) e scuola secondaria di primo grado (plesso Calcara).
Il premio è  stato consegnato dalla dott.ssa Irene Martini dell' Associazione di Marcianise "La nostra terra" alla vicaria dell' Istituto, dott.ssa Grazia Fuccia.







Nasce  "Bibliolab"  in ricordo della  prof.ssa Enza Di Dio ad un anno dalla sua scomparsa



Il 18 dicembre è  stata inaugurata  la Bibliolab presso la sede centrale dell' Istituto Comprensivo "Aniello Calcara", alla presenza dei familiari della prof.ssa Enza Di Dio, docente di Lettere della nostra Scuola secondaria di primo grado, scomparsa nel giugno del 2018.
La Bibliolab è  una biblioteca- laboratorio che è stata realizzata e  dipinta dagli studenti della Scuola secondaria di primo grado  che, guidati dalle professoresse Dollero e D'Anna,  e  ispirati al pittore olandese Mondrian, hanno dato  vita ad uno spazio del "fare", del "ricercare" e dello "sperimentare"  che si nutre di idee e di condivisione. Infatti la  Bibliolab non è solo una sala lettura, ma anche e soprattutto un laboratorio dove gli alunni possono condividere  esperienze, con proiezioni e cineforum,  scoprendo cose interessanti   e   concretizzando nuove opportunità  di formazione e coesione sociale.



Referente blog: prof.ssa Giuseppina Marchesiello
Contatti: marchesiellogiusy@gmail.com








Al Calcara porte sempre aperte all' innovazione!


Il nostro Istituto Comprensivo "Aniello Calcara",  presieduto dalla Dirigente scolastica prof.ssa Francescaromana Boccini, ha dimostrato  ancora una volta di essere una Scuola innovativa che investe per il futuro dei giovani, portando a termine il PON/FSE  Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paeaggistico con il progetto "Marcianise on the road".

Ben 6 moduli si sono conclusi con  strepitoso successo:

- Marcianise virtual tour (classi prime scuola sec. primo grado)
- Visit Marcianise  (classi seconde scuola se. primo grado)
- Let's go around Marcianise (classi terze scuola sec. primo grado)
- Mio monu...1 (scuola primaria classi seconde)
- Mio monu...2 (scuola primaria classi terze)
- Marcianise una città  da scoprire...ad arte! (scuola primaria classi quarte)


Così  circa 120 alunni, fra scuola primaria e secondaria di I grado, hanno partecipato a queste  attività con il principale  obiettivo formativo di  essere educati alla tutela del proprio patrimonio culturale, artistico e paesaggistico, scoprendo il valore che esso ha per la comunità marcianisana e valorizzandone a pieno la dimensione di bene comune e il potenziale che può generare per lo sviluppo democratico del Paese. 
Di seguito alcuni bellissimi momenti dello straordinario percorso progettuale attivato: