BENVENUTI NEL BLOG DELL'ISTITUTO "ANIELLO CALCARA" DI MARCIANISE (CE). Questo blog nasce dal desiderio di creare senso di appartenenza e di condivisione che si configura a tutti gli effetti come artefatto cognitivo, luogo di un’intelligenza collettiva e connessa, all'interno del quale tutti possono costruire significati e produrre conoscenza.

venerdì 27 marzo 2020

RIPENSARE AL TEMPO E ALLO SPAZIO NELLA DIMENSIONE DEL CORONAVIRUS


Stiamo vivendo un periodo difficile nel quale la nostra vita, le nostre certezze, le nostre abitudini lasciano il posto a qualcosa di misterioso, minaccioso e sconosciuto. La prima cosa che facciamo appena svegli è andare a cercare qualche notizia che ci aggiorni sul numero dei contagi Regione per Regione, o quando siamo più ottimisti, che ci dia qualche speranza sulla ricerca di un nuovo farmaco o vaccino per sconfiggere questo nemico invisibile.Ognuno di noi ha imparato a fare la propria parte, innanzitutto restando a casa, ma anche mostrando solidarietà nell’aiutare qualche vicino, tenendo compagnia con una videochiamata i nonni o i parenti più lontani. Anche se questo può sembrare poco, al pari di una goccia nell’oceano, non dimentichiamo che ogni popolo è fatto di singoli individui, ed ognuno con il proprio operato influenza tutta la comunità. In questo momento così delicato, i punti di forza e di debolezza di ognuno di noi vengono fuori senza mezzi termini, le ansie e le paure si amplificano, talvolta ci accompagnano per gran parte della giornata.



Ciò non è necessariamente un male, anzi, la paura è giusto che ci sia perché ci fa essere vigili e attenti ai comportamenti corretti da adottare. A scuola ce lo siamo detti più volte, gli aspetti della realtà sono come le monete e le medaglie: hanno un doppio risvolto. Possiamo, così, rintracciare degli aspetti positivi in questa situazione. La qualità dell’aria che respiriamo sta migliorando, le acque dei nostri mari sono meno inquinate, insomma il Pianeta si sta scrollando di dosso un po’ dell’inquinamento prodotto dall’ Uomo. Anche dentro di noi c’è una dimensione positiva che è la “resilienza”, ovvero la straordinaria capacità di far fronte agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità che la vita offre. Mi piacerebbe che voi ragazzi rifletteste su questo termine. 


Quante volte, durante un momento di difficoltà, avete dovuto raccogliere tutte le energie e le risorse interiori che avevate a disposizione per rialzarvi, affrontare le delusioni e ricominciare da capo con fiducia rinnovata. Vorrei che questo il termine resilienza entrasse a far parte del vostro vocabolario che potrete utilizzare quotidianamente, perché anche se non ne siete pienamente consapevoli avete la forza di reagire e di rinascere è dentro di voi.

LA QUARANTENA NON È TEMPO SPRECATO


Abbiamo pensato spesso a tutte le cose non abbiamo potuto fare in questi giorni, alle attività in sospeso, agli obiettivi mancati, insomma, al tempo che abbiamo perso. In realtà il tempo è una dimensione continua, non si perde e non si recupera. Possiamo solo decidere come impiegarlo.

Alleniamoci ad ascoltare noi stessi: investiamo il nostro tempo per conoscerci di più, facendo qualche piccolo esercizio di introspezione:

Rivediamo le nostre priorità. Prendiamo un foglio e stiliamo un elenco numerato, partendo dalla cosa più importante a quella meno importante che vorremmo coltivare nella vita, sulla base della nostra scala di valori.
Teniamo un diario emotivo. Mettere nero su bianco ciò che stiamo provando ci aiuta a elaborare la situazione. Ogni giorno, concediamoci del tempo per scrivere ciò che proviamo, ciò che più ci spaventa e ciò che può darci speranza.
Scegliamo un modello. Ad esempio guardando un film o una serie tv, scegliamo un personaggio e proviamo a porci una serie di domande: Ci identifichiamo con un personaggio? Perché? Che caratteristiche abbiamo in comune? Quali caratteristiche, invece, che non possediamo vorremmo sviluppare?
Sviluppiamo l’ “Amor proprio”. Ogni persona è unica e non tutti hanno le stesse abilità. Impieghiamo il tempo per scoprire le nostre doti, imparando a fare cose nuove. Avremo tutto il tempo per scoprire e coltivare le nostre potenzialità e per accettare i nostri difetti.

RIORDINIAMO LO SPAZIO

1. Mettiamo ordine negli armadi e nei cassetti

Gli oggetti in genere ci rendono felici per un periodo limitato di tempo, poi diventano solo cose che accumulano spazio inutilmente. Questa attività non solo mette in evidenza ciò che abbiamo, e ciò che non è più necessario, ma aiuta anche a prenderci cura di noi stessi e della nostra emotività. Lo spazio fisico, infatti, ha un’influenza sul nostro modo di pensare e di sentici.

2. Impariamo a condividere gli spazi

Conserviamo uno spazio privato e personale per noi stessi, senza temere la solitudine: utilizziamo questi momenti per riflettere sulle nostre esperienze e sui nostri comportamenti, per desiderare e sognare ad occhi aperti. Allo stesso tempo evitiamo di isolarci, trascorriamo del tempo in famiglia riscoprendo degli interessi comuni, come guardare un film, cucinare assieme, leggere un libro.


Soprattutto teniamo a bada la lingua! La convivenza forzata h24, può renderci più irritabili e può indurci a litigare spesso. Ricordiamo di focalizzarci sul problema attuale, senza tirare in ballo eventi passati  e senza generalizzare.  

Cari alunni, approfittiamo del riposo, poiché esso non è sinonimo di pigrizia, ma un’occasione importante per crescere, per stare insieme, per rivolgere l’attenzione all’interno e all’esterno della  nostra persona affinché possiamo imparare a funzionare bene.


Dott. ssa Simona Pellegrino

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